Al grande gruppo delle cocciniglie appartiene un genere particolare, il Ceroplastes, molto dannoso per i vegetali. Le diverse specie colpiscono preferenzialmente alberi e arbusti sempreverdi a foglia coriacea (lauroceraso, agrumi, agrifoglio, mahonia, alloro, ficus ecc.), ma sono reperibili anche sui rametti di piante legnose caducifoglie (platano, pioppo, forsizia, cotogno giapponese, deutzia, lillà, piracanta...).
I danni provocati sono costituiti dalla sottrazione della linfa che, se operata da un notevole numero di esemplari (come in genere accade) a lungo andare determina un ingiallimento e un deperimento del vegetale che, nei casi estremi, termina con la morte.
Inoltre, poiché il prodotto di scarto dei ceroplasti è la melata, su di essa comparirà un’abbondante fumaggine di colore nerastro.
Cosa fare
Come quasi tutte le cocciniglie, anch’essi sono provvisti di uno scudetto (un guscio coriaceo) che rende gli adulti pressoché immuni agli antiparassitari, compreso l’olio minerale. Per colpirli è necessario agire sulle larve, prodotte da maggio sino a luglio.L’insetto infatti compie (per fortuna) una sola generazione l’anno, svernando sotto forma di femmina fecondata sui rametti o di larve negli interstizi della corteccia.
Gli interventi estivi, da effettuare con un larvicida, vanno ripetuti ogni 10 giorni per almeno 3-4 volte, a carico delle piante infestate.
I prodotti efficaci sulle larve comprendono l’olio bianco estivo e, nei casi più gravi, il clorpirifos, avendo l’accortezza di essere costanti nei trattamenti. Per rimuovere la fumaggine, possono risultare utili ripetuti lavaggi con acqua e sapone molle.
In inverno è fondamentale procedere con la potatura delle parti più infestate, tagliando i rami e rametti che presentano vere e proprie incrostazioni, e defogliando le lamine ricoperte di scudetti.Ove possibile, è utile anche un’energica spazzolatura – con la spazzola con setole di ferro – delle cortecce del tronco e dei rami, per rimuovere adulti e larve svernanti.
Sulle piante d’appartamento agite strofinando rametti e foglie con un batuffolo di cotone imbevuto d’alcool fino a rimuovere gli scudetti; trattatele chimicamente in estate.